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Posts Tagged ‘lengua italiana’

How can I say “I look forward to” in Italian?

Posted by Monica on July 15, 2013

Hi, I can’t wait to going on holiday …    Pieve

I look/I’m looking forward to

In Italian we say: “Non vedo l’ora” … di andare in vacanza (DI + infinito) or  che tu arrivi (CHE + congiuntivo)

Yes,  “Non vedo l’ora” = literally “I can’t see the hour”

images non vedo

orologio-colorato

SO:

  • Non vedo l’ora di incontrarti
  • Non vedo l’ora di partire
  • Non vedo l’ora di abbracciarti

AND

  • Non vedo l’ora che tu arrivi
  • Non vedo l’ora che arrivino le vacanze
  • Non vedo l’ora che voi veniate in Italia 😉

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Sorry for the long silence

Posted by Monica on June 13, 2013

I sincerely apologize for being silence so long!  Time has been flying since September: public shool life is even more challenging and more hard than I expected it to be. I have been experiencing new things and meeting many incredible young student, so time has been flying, particularly by during these past two months.

I’m here for you now, so ask me if you need some help with Italian language.

Conoscete la canzone di Mina “Sono qui per te” (= I’m here for you)?

Sono qui per te
Stasera
Sono qui per te
Lo vedi
Sono qui per te
E tu lo sai
Sono qui per te
Stasera
Tutto intorno a me
E’ come quando un anno fa
La sera tu tornavi qui
Ed ora so
E’ vero
Sono qui per te
Per ritrovare di noi due
Quel qualche cosa che per noi
Voleva dire
Che se tu mi guardavi
Io sentivo il tuo sguardo
Su di me
Su di me
Anche se tu
Eri lontano.
Guardami ancora
Come mi guardavi allora
Ho solo te
Per questo
Sono qui per te stasera
Sono qui per te
Lo vedo
Sono qui per te
E tu lo sai
E tu lo sai
E tu lo sai.

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What does “fare ponte” mean? – Italian expression

Posted by Monica on April 25, 2013

What does “fare il ponte” mean?  What is the “ponte del 25 aprile”?

I like “fare ponte” and you? Fare ponte, literally to make the bridge,Roma_ponte

is when we take an extra day off creating a long weekend 🙂

Usually we make a four day holiday by taking off the in between Monday or Friday.

For example today is April 25, the public holiday “Festa della Liberazione” (Liberation Day), so in addition to the national holidays,  since today  falls on Thursday, many people are taking Friday off to have a 4 day weekend.  The Public Italian schools too.

Io farò ponte, quindi tornerò a lavorare solo lunedì prossimo. Non così male, no?  😉

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How can I say I miss you in Italian?

Posted by Monica Corrias on March 3, 2013

Do you want to improve your listening and pronunciation skills?  Here is a nice Italian song. The title is “Mi manchi” = I miss you

 

 
Listen to this song many time and tell me what you think.

Here are the lyrics:

Mi manchi
come manca il mare a un’isola
come ad un bottone l’asola
come un mese a un calendario
e a un teatro il suo sipario
a una suora il suo rosario
come le ali a un aereoplano
l’altalena ad un bambino
la sua patria a un emigrato

Mi manchi
come l’ago ad un pagliaio
allo Yeti il suo ghiacciaio
come il vento agli aquiloni
come il cacio ai maccheroni
e la penna ad un notaio
come manca un pesce all’amo
come a volte manca il fiato
e a me dirti che ti amo

Lo nasconderò
questo nostro amore
perchè tu non lo veda
perchè tu non ci creda
quando ti dirò che ti amo ancora
e che mi manchi…

Mi manchi
come le radici a un albero
come il campo ad un trattore
come al lampo manca il tuono
e al peccato il suo perdono
al mercato il suo frastuono
al ciclista la discesa
a un altare la sua chiesa
ed a Dio la mia preghiera

Lo nasconderò
questo grande amore
perchè il mondo non veda
perchè tu non ci creda
quando ti dirò che ti amo ancora
…che ti amo ancora…
e che mi manchi…
…quando ti dirò che ti amo ancora
e che mi manchi…

Mi manchi
come tela ad un pittore
come adesso le parole
come a me manca il tuo amore

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2012 in review

Posted by Monica Corrias on December 31, 2012

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2012 per questo blog.

Ecco un estratto:

About 55,000 tourists visit Liechtenstein every year. This blog was viewed about 190.000 times in 2012. If it were Liechtenstein, it would take about 3 years for that many people to see it. Your blog had more visits than a small country in Europe!

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

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how do you know when a word has double letters?

Posted by Monica on September 16, 2012

Hi, Oscar asked me “how do you know when a word has double letters?”

I’m sorry, but we have only two rules:

the conditional have double consonants in the first person plural:

future/futuro conditional/condizionale
andremo (we will go) andremmo (we would go)
lavoreremo (we will work) ………. lavoreremmo (we would work)

.

and

words ending with “zione” (azione, meditazione, lezione…) do not require a double consonant.

Usually, we listen to words and we can know the spelling.

Besides today I would like remember you some little things.

In Italian double consonants sound stronger and longer than in English.

How can you listen to or pronounce double consonants?  Try to listen to the music and the beat of the sound. In Italian doubles letters always break into separate syllables, and double consonants tend to affect how the preceding vowel is pronounced so you have to practice a lot.

In the beginning you won’t hear them, but don’t worry: ask a native Italian to pronounce word pairs such as casa/cassa; papa/pappa; nono/nonno or pala/palla (the meaning changes) until you can hear the difference. Remember, in English you can listen to a similar sound in sentence as “bus stop” or “bad dog” and similar.

.

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55 Italian adjective to describe a city

Posted by Monica Corrias on August 5, 2012

Ciao a tutti, oggi vorrei proporvi una canzone che la settimana scorsa ho fatto ascoltare ai miei studenti di livello B2.

Prima di ascoltarla, leggete il testo (ci sono 55 aggettivi che il cantante usa per descrivere la sua città), poi cercate di immaginare quale città potrebbe essere e perché; infine ascoltatela e guardate il video girato proprio in quella città tanto amata e odiata dal cantautore.
Buon divertimento!
Titolo:  La mia città

Stanca, rassegnata, innocente, invasata
Nuda, svergognata, tradita, condannata
Ma è la mia città
Sporca, avvelenata, incivile, incendiata
Sempre affollata, devota, ammutinata
Ma è la mia città
E la nottata non passa mai
Bella, appariscente, invidiata, invadente
Volgare, indecente, violenta, incandescente
Ma è la mia città
Voce incosciente, insidiosa, insolente,
Amara, ammaliante, miracolata, irriverente
Ma è la mia città
Ma domani chi lo sa
Vedrai che cambierà
Magari sarà vero
Ma non cambierà mai niente
Se ci credo solo io
abbandonata, invisibile, spiata
Fiera, disprezzata, feroce, incontrollata
Ma è la mia città
Colta, raffinata, aggredita, infamata
Muta, scanzonata, superstiziosa, spregiudicata
Ma è la mia città
Ma domani chi lo sa
Vedrai che cambierà
Magari sarà vero
Ma non cambierà mai niente
Se ci credo solo io
Ma domani chi lo sa
Vedrai che cambierà
Magari sarà vero
Ma non cambierà mai niente
Se ci credo solo io
Antica, antiquata, misteriosa, inesplorata
Fragile, spietata, assediata, ammanettata
Ma è la mia città

Guarda il video di Edoardo Bennato:

Vi è piaciuta?  Avevate capito che Bennato stava descrivendo Napoli?

E voi, quali aggettivi usereste per descrivere la vostra città?

Buona giornata!

P.s. un grazie a Lucrezia che mi ha segnalato questa canzone.

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Italian pronunciation of “e”

Posted by Monica Corrias on July 24, 2012

Qualche giorno fa Suzanne mi ha chiesto quando pronunciare una “è” aperta e quando pronunciare una “é” chiusa.

Naturalmente la “e” viene sempre pronunciata aperta o chiusa, ma la scelta non dipende sempre dalla regola, infatti spesso è una caratteristica (che è) legata alla provenienza regionale di chi parla: tra noi italiani, di solito comprendiamo la provenienza regionale di chi parla proprio da come vengono pronunciate le vocali (per esempio le “è” aperte in lombardia e le “é” chiuse in Liguria).  Normalmente, però, adottiamo una strategia abbastanza semplice: cerchiamo di non aprire o chiudere troppo le vocali 😉

Come saprete, in Italiano segnamo l’accento solo quando si trova alla fine della parola o quando esistono due omografi, come pèsca (frutto) e pésca (cattura dei pesci), ma in realtà non è obbligatorio. In questi casi è facile sapere come pronunciarlo: basta leggerlo!

L’esempio che io faccio sempre per memorizzare la differenza tra una vocale aperta e una chiusa è: “bevo tanto caffè perché in Italia è buonissimo”.  In questo modo gli studenti memorizzano facilmente la vocale aperta come in “è” e “caffè” e quella chiusa come in “perché”.

Oltre a caffè vogliono la vocale aperta le altre parole di origine straniera, come narghilè, tè, ecc;

parole come cioè, ahimè e ohimè;

le desinenze del condizionale: vorrèi, parlerèi, dormirèi …

Invece, le parole più usate che hanno la pronuncia chiusa della “e” posta alla fine della parola sono:

i composti di “che”: perché, poiché, purché, affinché, benché, cosicché, finché, giacché, né, nonché;

i composti di  “tre” come ventitré, trentatré, ecc.;

le terze persone singolari del passato remoto di verbi come ricevere, battere, potere, ripetere, ecc.: ricevé, batté, poté, ripeté, ecc.

Per le vocali interne alla parola,  l’unico modo sicuro per sapere se pronunciare una “e” aperta o chiusa è controllare sul dizionario, ma attenzione è molto più importante l’accento della parola piuttosto che la pronuncia aperta o chiusa della vocale.

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A new text about subjunctive mood

Posted by Monica Corrias on June 5, 2012

Prima di partire voglio lasciarvi un’attività di livello avanzato sul congiuntivo e sulle forme implicite.

Buona lettura!

La settimana scorsa, tornando a casa ho incontrato un mio vecchio compagno di scuola che aveva un ferro di cavallo in mano.  Non vedendolo da un po’ di tempo mi sono stupita della cosa e immediatamente gli ho chiesto perché portasse con sé quell’oggetto. Alfredo, questo è il suo nome, guardandosi intorno con fare circospetto mi ha risposto: “sai, dicono porti fortuna … e io in questo periodo ne ho molto bisogno”. Pur non comprendendo la ragione di questa sua affermazione ho annuito, come se capissi perfettamente di cosa stava parlando. Che fosse impazzito?  Sembrava ci fosse qualcosa di misterioso che era indeciso se raccontarmi o no.  Non sapendo che fare,  dopo un attimo d’imbarazzo ho fatto un commento banale sul tempo, invece lui dopo avermi squadrata ha cominciato: “a essere sinceri, è cominciato tutto qualche mese fa.  Sembrava che tutto procedesse normalmente, quando un venerdì un gatto nero si è seduto davanti alla mia porta di casa e non se n’è voluto andare per tre giorni, quando infine l’ho cacciato a pedate. Trascorsi altri tre giorni la sfortuna ha cominciato a perseguitarmi:  si sono rotti i tubi dell’impianto di riscaldamento e il mio soggiorno si è allagato, per questo motivo sono arrivato in ritardo ad una riunione molto importante e così il mio capo, senza aspettare che mi giustificassi, mi ha licenziato su due piedi.  Due giorni dopo, essendo senza lavoro, sono andato in un’agenzia interinale dove ho incontrato la mia ex che, urlando come una pazza, mi ha chiesto perché non le arrivassero più gli alimenti. E potrei continuare, ma è meglio che la smetta con questo racconto: dovessi attirarmi addosso altre sfortune!”

A questo punto, non sapendo più cosa rispondergli , gli ho regalato la pianta di peperoncini rossi appena comprata per mia madre e l’ho salutato.

Ora, distraetevi per qualche minuto,  poi tornate qui e fate l’esercizio che ho messo qui sotto.

CLOZE: inserisci i verbi mancanti scegliendo fra quelli  elencati

La settimana scorsa tornando a casa ho incontrato un mio vecchio compagno di scuola che aveva un ferro di cavallo in mano. Non vedendolo da un po’ di tempo mi sono stupita della cosa e immediatamente gli ho chiesto perché _______ con sé quell’oggetto. Alfredo, questo è il suo nome, ________ intorno con fare circospetto mi ha risposto: “sai, dicono _______ fortuna … e io in questo periodo ne ho molto bisogno”. Pur non ________ __  la ragione di questa sua affermazione ho annuito, come se _______  perfettamente di cosa stava parlando. Che _______ impazzito?  Sembrava ci _______ qualcosa di misterioso che era indeciso se raccontarmi o no.  Non _______ che fare,  dopo un attimo d’imbarazzo ho fatto un commento banale sul tempo, invece lui dopo avermi squadrata ha cominciato: “a _______ sinceri, è cominciato tutto qualche mese fa.  Sembrava che tutto _______ normalmente, quando un venerdì un gatto nero si è seduto davanti alla mia porta di casa e non se n’è voluto _______ per tre giorni, quando infine l’ho cacciato a pedate. _______ altri tre giorni la sfortuna ha cominciato a perseguitarmi:  si sono rotti i tubi dell’impianto di riscaldamento e il mio soggiorno si è allagato, per questo motivo sono arrivato in ritardo ad una riunione molto importante e così il mio capo, senza aspettare che mi ________ , mi ha licenziato su due piedi.  Due giorni dopo, _______ senza lavoro, sono andato in un’agenzia interinale dove ho incontrato la mia ex che, _______ come una pazza, mi ha chiesto perché non le ________ più gli alimenti. E potrei continuare, ma è meglio che la _______ con questo racconto: dovessi attirarmi addosso altre sfortune!”

A questo punto, non sapendo più cosa rispondergli , gli ho regalato la pianta di peperoncini rossi appena comprata per mia madre e l’ho salutato.

 Fosse (x2) – porti  – portasse- essendo  -procedesse – arrivassero  -trascorsi – urlando-  smetta  comprendendo – sapendo  – essere – giustificassi  -guardandosi – andare – capissi

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Where must I put the Italian pronouns?

Posted by Monica on January 30, 2011

First of all here you can see a summary of Italian verbs and pronouns.

Today I’ll write in Italian because Davide wrote in Italian to me:
“Non so scrivere i pronomi con due verbe come “fare vedere” (passato prossimo o presente indicativo). Penso che non si cambi la “vedere.” Per esempio, se si vuole scrivere “I show you the magazine” penso che si scriva “Ti faccio vedere la rivista.” Per “I showed you the magazine yesterday” si scrive “Ti ho fatto vedere la rivista ieri.” Finalmente, per “I showed it (the magazine) to you yesterday” si scrive “te l’ho fatta vedere ieri.” Ho ragione io?
Finalmente, la domanda piu’importante – ti piace il tuo nuovo appartamento?

Ciao!
Davide”

This is my reply:

Ciao Davide,
scusa l’attesa, ma volevo darti una risposta corredata di citazioni musicali e purtroppo è stato difficile trovare degli esempi (anche se penso ce ne siano moltissimi).

I pronomi possono avere posizioni differenti, a seconda del tipo di costruzione e del modo verbale.

Mi spiego meglio: nella costruzione “fare + infinito” il verbo importante è il verbo “Fare”, quindi se fare è all’indicativo il pronome sarà prima del verbo. Hai perfettamente ragione quando scrivi: “Ti ho fatto vedere la rivista ieri” e “te l’ho fatta vedere ieri” .

Questo funziona anche con gli altri tempi verbali, per esempio:

“Ti faccio vedere le mie foto”; “Te le ho fatte vedere ieri”; “Ti farò sapere appena lo saprò”

Qui c’è qualche esempio che ho trovato su Youtube:

http://www.youtube.com/watch?v=Putrb3328ng&playnext=1&list=PLC8390C8011BCAB58 (Zucchero)

http://www.youtube.com/watch?v=hOV9HAtbH-I (un gruppo rap che non conosco)

http://www.youtube.com/watch?v=mIe3SX4eSus (Alex Baroni )

Se però il verbo “Fare” è all’imperativo segue la regola dell’imperativo (formale o informale – vedi)

Per esempio: “Fammi sapere” (imperativo “informale”: pronome dopo il verbo); “Mi faccia sapere” (Imperativo “formale”: pronome prima del verbo).

E se il verbo fare è all’infinito?

Allora i verbi saranno tre e probabilmente avrò un verbo servile (“Potere”, “Volere”; “Dovere” e … “Sapere”) + la costruzione “Fare + infinito”.  In questo caso seguo la regola dei verbi “servili” (o modali): il pronome sarà prima del verbo modale o dopo, all’interno dell’infinito di riferimento (cioè il verbo “Fare”)

Posso farti vedere i miei compiti? / Ti posso far vedere i miei compiti?
Vorrei farle correggere i miei compiti / Le vorrei far correggere i miei compiti
Voglio farvi conoscere Andrea / Vi voglio far conoscere Andrea

Ci sarebbe molto altro da dire, ma non vorrei complicare la spiegazione, quindi mi fermo qui!

Vi faccio sentire un altro piccolo esempio:

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