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Posts Tagged ‘Italian language on line’

A short film – intermediate level

Posted by Monica Corrias on April 6, 2014

Che ne dite di vedere un cortometraggio divertente che descrive benissimo uno dei problemi degli abitanti di Roma?

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Per chi desidera fare delle attività didattiche correlate, siete fortunati perché ci ha già pansato la casa editrice Alma nel libro Magari (livello B2)

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What does “fare ponte” mean? – Italian expression

Posted by Monica on April 25, 2013

What does “fare il ponte” mean?  What is the “ponte del 25 aprile”?

I like “fare ponte” and you? Fare ponte, literally to make the bridge,Roma_ponte

is when we take an extra day off creating a long weekend 🙂

Usually we make a four day holiday by taking off the in between Monday or Friday.

For example today is April 25, the public holiday “Festa della Liberazione” (Liberation Day), so in addition to the national holidays,  since today  falls on Thursday, many people are taking Friday off to have a 4 day weekend.  The Public Italian schools too.

Io farò ponte, quindi tornerò a lavorare solo lunedì prossimo. Non così male, no?  😉

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How can I say I miss you in Italian?

Posted by Monica Corrias on March 3, 2013

Do you want to improve your listening and pronunciation skills?  Here is a nice Italian song. The title is “Mi manchi” = I miss you

 

 
Listen to this song many time and tell me what you think.

Here are the lyrics:

Mi manchi
come manca il mare a un’isola
come ad un bottone l’asola
come un mese a un calendario
e a un teatro il suo sipario
a una suora il suo rosario
come le ali a un aereoplano
l’altalena ad un bambino
la sua patria a un emigrato

Mi manchi
come l’ago ad un pagliaio
allo Yeti il suo ghiacciaio
come il vento agli aquiloni
come il cacio ai maccheroni
e la penna ad un notaio
come manca un pesce all’amo
come a volte manca il fiato
e a me dirti che ti amo

Lo nasconderò
questo nostro amore
perchè tu non lo veda
perchè tu non ci creda
quando ti dirò che ti amo ancora
e che mi manchi…

Mi manchi
come le radici a un albero
come il campo ad un trattore
come al lampo manca il tuono
e al peccato il suo perdono
al mercato il suo frastuono
al ciclista la discesa
a un altare la sua chiesa
ed a Dio la mia preghiera

Lo nasconderò
questo grande amore
perchè il mondo non veda
perchè tu non ci creda
quando ti dirò che ti amo ancora
…che ti amo ancora…
e che mi manchi…
…quando ti dirò che ti amo ancora
e che mi manchi…

Mi manchi
come tela ad un pittore
come adesso le parole
come a me manca il tuo amore

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2012 in review

Posted by Monica Corrias on December 31, 2012

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2012 per questo blog.

Ecco un estratto:

About 55,000 tourists visit Liechtenstein every year. This blog was viewed about 190.000 times in 2012. If it were Liechtenstein, it would take about 3 years for that many people to see it. Your blog had more visits than a small country in Europe!

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

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how do you know when a word has double letters?

Posted by Monica on September 16, 2012

Hi, Oscar asked me “how do you know when a word has double letters?”

I’m sorry, but we have only two rules:

the conditional have double consonants in the first person plural:

future/futuro conditional/condizionale
andremo (we will go) andremmo (we would go)
lavoreremo (we will work) ………. lavoreremmo (we would work)

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and

words ending with “zione” (azione, meditazione, lezione…) do not require a double consonant.

Usually, we listen to words and we can know the spelling.

Besides today I would like remember you some little things.

In Italian double consonants sound stronger and longer than in English.

How can you listen to or pronounce double consonants?  Try to listen to the music and the beat of the sound. In Italian doubles letters always break into separate syllables, and double consonants tend to affect how the preceding vowel is pronounced so you have to practice a lot.

In the beginning you won’t hear them, but don’t worry: ask a native Italian to pronounce word pairs such as casa/cassa; papa/pappa; nono/nonno or pala/palla (the meaning changes) until you can hear the difference. Remember, in English you can listen to a similar sound in sentence as “bus stop” or “bad dog” and similar.

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55 Italian adjective to describe a city

Posted by Monica Corrias on August 5, 2012

Ciao a tutti, oggi vorrei proporvi una canzone che la settimana scorsa ho fatto ascoltare ai miei studenti di livello B2.

Prima di ascoltarla, leggete il testo (ci sono 55 aggettivi che il cantante usa per descrivere la sua città), poi cercate di immaginare quale città potrebbe essere e perché; infine ascoltatela e guardate il video girato proprio in quella città tanto amata e odiata dal cantautore.
Buon divertimento!
Titolo:  La mia città

Stanca, rassegnata, innocente, invasata
Nuda, svergognata, tradita, condannata
Ma è la mia città
Sporca, avvelenata, incivile, incendiata
Sempre affollata, devota, ammutinata
Ma è la mia città
E la nottata non passa mai
Bella, appariscente, invidiata, invadente
Volgare, indecente, violenta, incandescente
Ma è la mia città
Voce incosciente, insidiosa, insolente,
Amara, ammaliante, miracolata, irriverente
Ma è la mia città
Ma domani chi lo sa
Vedrai che cambierà
Magari sarà vero
Ma non cambierà mai niente
Se ci credo solo io
abbandonata, invisibile, spiata
Fiera, disprezzata, feroce, incontrollata
Ma è la mia città
Colta, raffinata, aggredita, infamata
Muta, scanzonata, superstiziosa, spregiudicata
Ma è la mia città
Ma domani chi lo sa
Vedrai che cambierà
Magari sarà vero
Ma non cambierà mai niente
Se ci credo solo io
Ma domani chi lo sa
Vedrai che cambierà
Magari sarà vero
Ma non cambierà mai niente
Se ci credo solo io
Antica, antiquata, misteriosa, inesplorata
Fragile, spietata, assediata, ammanettata
Ma è la mia città

Guarda il video di Edoardo Bennato:

Vi è piaciuta?  Avevate capito che Bennato stava descrivendo Napoli?

E voi, quali aggettivi usereste per descrivere la vostra città?

Buona giornata!

P.s. un grazie a Lucrezia che mi ha segnalato questa canzone.

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Italian pronunciation of “e”

Posted by Monica Corrias on July 24, 2012

Qualche giorno fa Suzanne mi ha chiesto quando pronunciare una “è” aperta e quando pronunciare una “é” chiusa.

Naturalmente la “e” viene sempre pronunciata aperta o chiusa, ma la scelta non dipende sempre dalla regola, infatti spesso è una caratteristica (che è) legata alla provenienza regionale di chi parla: tra noi italiani, di solito comprendiamo la provenienza regionale di chi parla proprio da come vengono pronunciate le vocali (per esempio le “è” aperte in lombardia e le “é” chiuse in Liguria).  Normalmente, però, adottiamo una strategia abbastanza semplice: cerchiamo di non aprire o chiudere troppo le vocali 😉

Come saprete, in Italiano segnamo l’accento solo quando si trova alla fine della parola o quando esistono due omografi, come pèsca (frutto) e pésca (cattura dei pesci), ma in realtà non è obbligatorio. In questi casi è facile sapere come pronunciarlo: basta leggerlo!

L’esempio che io faccio sempre per memorizzare la differenza tra una vocale aperta e una chiusa è: “bevo tanto caffè perché in Italia è buonissimo”.  In questo modo gli studenti memorizzano facilmente la vocale aperta come in “è” e “caffè” e quella chiusa come in “perché”.

Oltre a caffè vogliono la vocale aperta le altre parole di origine straniera, come narghilè, tè, ecc;

parole come cioè, ahimè e ohimè;

le desinenze del condizionale: vorrèi, parlerèi, dormirèi …

Invece, le parole più usate che hanno la pronuncia chiusa della “e” posta alla fine della parola sono:

i composti di “che”: perché, poiché, purché, affinché, benché, cosicché, finché, giacché, né, nonché;

i composti di  “tre” come ventitré, trentatré, ecc.;

le terze persone singolari del passato remoto di verbi come ricevere, battere, potere, ripetere, ecc.: ricevé, batté, poté, ripeté, ecc.

Per le vocali interne alla parola,  l’unico modo sicuro per sapere se pronunciare una “e” aperta o chiusa è controllare sul dizionario, ma attenzione è molto più importante l’accento della parola piuttosto che la pronuncia aperta o chiusa della vocale.

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A new text about subjunctive mood

Posted by Monica Corrias on June 5, 2012

Prima di partire voglio lasciarvi un’attività di livello avanzato sul congiuntivo e sulle forme implicite.

Buona lettura!

La settimana scorsa, tornando a casa ho incontrato un mio vecchio compagno di scuola che aveva un ferro di cavallo in mano.  Non vedendolo da un po’ di tempo mi sono stupita della cosa e immediatamente gli ho chiesto perché portasse con sé quell’oggetto. Alfredo, questo è il suo nome, guardandosi intorno con fare circospetto mi ha risposto: “sai, dicono porti fortuna … e io in questo periodo ne ho molto bisogno”. Pur non comprendendo la ragione di questa sua affermazione ho annuito, come se capissi perfettamente di cosa stava parlando. Che fosse impazzito?  Sembrava ci fosse qualcosa di misterioso che era indeciso se raccontarmi o no.  Non sapendo che fare,  dopo un attimo d’imbarazzo ho fatto un commento banale sul tempo, invece lui dopo avermi squadrata ha cominciato: “a essere sinceri, è cominciato tutto qualche mese fa.  Sembrava che tutto procedesse normalmente, quando un venerdì un gatto nero si è seduto davanti alla mia porta di casa e non se n’è voluto andare per tre giorni, quando infine l’ho cacciato a pedate. Trascorsi altri tre giorni la sfortuna ha cominciato a perseguitarmi:  si sono rotti i tubi dell’impianto di riscaldamento e il mio soggiorno si è allagato, per questo motivo sono arrivato in ritardo ad una riunione molto importante e così il mio capo, senza aspettare che mi giustificassi, mi ha licenziato su due piedi.  Due giorni dopo, essendo senza lavoro, sono andato in un’agenzia interinale dove ho incontrato la mia ex che, urlando come una pazza, mi ha chiesto perché non le arrivassero più gli alimenti. E potrei continuare, ma è meglio che la smetta con questo racconto: dovessi attirarmi addosso altre sfortune!”

A questo punto, non sapendo più cosa rispondergli , gli ho regalato la pianta di peperoncini rossi appena comprata per mia madre e l’ho salutato.

Ora, distraetevi per qualche minuto,  poi tornate qui e fate l’esercizio che ho messo qui sotto.

CLOZE: inserisci i verbi mancanti scegliendo fra quelli  elencati

La settimana scorsa tornando a casa ho incontrato un mio vecchio compagno di scuola che aveva un ferro di cavallo in mano. Non vedendolo da un po’ di tempo mi sono stupita della cosa e immediatamente gli ho chiesto perché _______ con sé quell’oggetto. Alfredo, questo è il suo nome, ________ intorno con fare circospetto mi ha risposto: “sai, dicono _______ fortuna … e io in questo periodo ne ho molto bisogno”. Pur non ________ __  la ragione di questa sua affermazione ho annuito, come se _______  perfettamente di cosa stava parlando. Che _______ impazzito?  Sembrava ci _______ qualcosa di misterioso che era indeciso se raccontarmi o no.  Non _______ che fare,  dopo un attimo d’imbarazzo ho fatto un commento banale sul tempo, invece lui dopo avermi squadrata ha cominciato: “a _______ sinceri, è cominciato tutto qualche mese fa.  Sembrava che tutto _______ normalmente, quando un venerdì un gatto nero si è seduto davanti alla mia porta di casa e non se n’è voluto _______ per tre giorni, quando infine l’ho cacciato a pedate. _______ altri tre giorni la sfortuna ha cominciato a perseguitarmi:  si sono rotti i tubi dell’impianto di riscaldamento e il mio soggiorno si è allagato, per questo motivo sono arrivato in ritardo ad una riunione molto importante e così il mio capo, senza aspettare che mi ________ , mi ha licenziato su due piedi.  Due giorni dopo, _______ senza lavoro, sono andato in un’agenzia interinale dove ho incontrato la mia ex che, _______ come una pazza, mi ha chiesto perché non le ________ più gli alimenti. E potrei continuare, ma è meglio che la _______ con questo racconto: dovessi attirarmi addosso altre sfortune!”

A questo punto, non sapendo più cosa rispondergli , gli ho regalato la pianta di peperoncini rossi appena comprata per mia madre e l’ho salutato.

 Fosse (x2) – porti  – portasse- essendo  -procedesse – arrivassero  -trascorsi – urlando-  smetta  comprendendo – sapendo  – essere – giustificassi  -guardandosi – andare – capissi

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Posted by Monica Corrias on March 31, 2012

Italian classes – Advance language level (C1-C2)

Abbiamo già incontrato  il congiuntivo nelle frasi secondarie (o subordinate) dove è usato con più frequenza.  In questo tipo di frase la difficoltà maggiore, che dà qualche problema anche ai madrelingua, è la possibilità di scelta fra indicativo e congiuntivo in quelle frasi in cui più comunemente si usa l’indicativo, ma l’eventuale scelta del congiuntivo implica sfumature di significato.  Un esempio tipico è quello delle frasi temporali con valore di eventualità: quando/qualora decidessi di tornare, chiamami! (nell’eventualità/nel caso che tu tornassi)
In realtà il congiuntivo può essere impiegato sia nelle subordinate sia in proposizioni indipendenti dando alla frase valori molto precisi.
Nelle proposizioni indipendenti, il congiuntivo può avere valore:

  • – esortativo (al posto dell’imperativo): … ma la smetta!
  • – concessivo (segnalando un’adesione, anche forzata, a qualcosa): venga pure a spiegarmi le sue ragioni
  • – dubitativo: che sia un ladro? ( si può usare anche l’indicativo futuro: sarà un ladro?;  l’infinito: che fare?;  il condizionale: io cosa avrei fatto?);
  • – ottativo (per esprimere un augurio, una speranza, ma anche un timore): fosse vero!;
  • – esclamativo: sapessi quanto è bello!

I CASI PIU’ FREQUENTI DI CONGIUNTIVO NELLE FRASI INDIPENDENTI SONO:

Il telefono del vicino continua a squillare. Che sia successo qualcosa?  CONGIUNTIVO DUBITATIVO (nelle frasi interrogative)→dubbio, incertezza
Magari vincessi alla lotteria!
Ah se vincessi alla lotteria.
CONGIUNTIVO OTTATIVO→ desideri, speranze
Continua a chiedermi sempre le stesse cose, non ne posso più. Che vada al diavolo CONGIUNTIVO ESORTATIVO, IMPERATIVO → una esortazione a fare qualcosa
E i tuoi cosa dicono?Dicano pure quel che vogliono, tanto ormai ho deciso di cambiare vita! CONGIUNTIVO CONCESSIVO→ concessione, permesso a fare qualcosa (anche se forzatamente)

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learn Italian and enjoy “the culture week” from 16th to 25th April

Posted by Monica on April 11, 2010

Are you planning to go to Italy? Do you like to learn Italian in Rome?

You need to know the “Settimana della Cultura”! 😉

As every year, the Week of Culture organised by the Italian Ministry of Culture is coming with a lot of free events in Rome and in all Italy.

During the week of April 16-25, all the Italian State Museums and Archeological Sites are totaly FREE to promote everybody’s participation to Italian culture and historic heritage.

Look at the official web site of  MiBAC

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